WHISTLEBLOWING: FACCIAMO IL PUNTO

A novembre 2024 l’ANAC ha pubblicato la bozza delle nuove “Linee Guida in materia di Whistleblowing sui canali interni di segnalazione”, proseguendo il percorso di affiancamento alle organizzazioni iniziato nel luglio 2023. Il documento fornisce chiarimenti operativi su quanto previsto dal D. Lgs. 24/2023, con l’obiettivo di garantire un’applicazione uniforme, coerente ed efficace della normativa, offrendo supporto concreto ai soggetti obbligati.

Questa nuova bozza integra e arricchisce le Linee Guida già approvate nel 2023, rafforzando l’attenzione sulla protezione dei whistleblower e sul corretto funzionamento dei canali di segnalazione interni.

Le criticità rilevate e il bisogno di miglioramento

In attesa della pubblicazione definitiva del documento, vediamo quali sono i principali spunti e indicazioni contenuti nella bozza (attualmente disponibile per la sola consultazione).

Dalle rilevazioni sono emerse, infatti, criticità significative, in particolare sulla formazione del personale e sulla gestione operativa dei canali di segnalazione.

I principali ambiti trattati

Le nuove Linee Guida analizzano in modo dettagliato i seguenti ambiti:

●  la struttura e la gestione del canale interno di segnalazione;

●  le modalità di segnalazione e i relativi profili sanzionatori;

●  i compiti e le responsabilità del gestore delle segnalazioni;

●  i doveri di comportamento del personale (pubblico e privato);

●  la formazione del personale;

●  il ruolo di supporto del Terzo Settore nel processo di segnalazione.

Per assicurare l’indipendenza dei gestori, l’Azienda dovrà definire in modo puntuale nel regolamento interno:

●  le modalità di gestione dei conflitti di interesse;

●  i casi in cui il gestore sia parte coinvolta nella segnalazione (come segnalato o segnalante);

●  le procedure da attivare in caso di assenza temporanea del gestore.

Un aspetto centrale è la prevenzione dei conflitti di interesse interni. La bozza sottolinea la necessità di evitare il cumulo di incarichi che possano compromettere l’indipendenza del gestore.

Per questo motivo viene fortemente raccomandato l’affidamento del ruolo di gestore a un soggetto esterno, con adeguate competenze tecniche, normative e in materia di privacy, in grado di garantire una gestione imparziale e conforme.

Il ruolo della formazione e della competenza

In continuità con le Linee Guida del 2023, il nuovo testo ribadisce l’importanza di affidare il ruolo di gestore a figure competenti e formate non solo sull’uso degli strumenti operativi, ma anche sugli aspetti normativi e sulla protezione dei dati personali, considerata un punto cruciale nella gestione delle segnalazioni.

Rischi e sanzioni: cosa prevede la normativa

Vale la pena ricordare che, ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 24/2023, l’ANAC può irrogare sanzioni amministrative da 10.000 a 50.000 euro nei casi di:

●  ritorsione verso il segnalante;

●  violazione dell’obbligo di riservatezza (art. 12);

●  ostacolo o tentativo di ostacolo alla segnalazione.

In parallelo, anche il Garante per la Privacy, con la delibera del 4 agosto 2025, ha annunciato l’avvio di verifiche sull’utilizzo degli applicativi digitali più diffusi per la gestione delle segnalazioni whistleblowing, con particolare attenzione al rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali.

Compliance: un dovere non più rimandabile

A due anni dall’entrata in vigore del D. Lgs. 24/2023, essere conformi alla normativa non è più un’opzione, ma un obbligo imprescindibile per tutte le Aziende, pubbliche e private, che rientrano nell’ambito di applicazione del decreto. Ignorare o sottovalutare questi obblighi espone le organizzazioni a sanzioni rilevanti, ma anche a danni reputazionali significativi.

In attesa della pubblicazione delle nuove Linee Guida ANAC, è imperativo per ciascuna Azienda effettuare una valutazione della propria compliance aziendale sul whistleblowing e, se necessario, aggiornare la propria gestione, preferibilmente adottando una soluzione software certificata che garantisca sicurezza, tracciabilità e conformità normativa, tenendo conto delle indicazioni contenute nella bozza attuale.

Il supporto di Docuverse s.r.l.

Docuverse S.r.l. affianca le Aziende nell’implementazione e nella gestione di sistemi di whistleblowing pienamente conformi al D. Lgs. 24/2023, grazie all’esperienza di professionisti specializzati e costantemente aggiornati.

Affidarsi a una consulenza qualificata consente di semplificare l’intero processo, garantendo una gestione efficace, imparziale e conforme alle previsioni normative, con la tranquillità di avere adottato tutte le misure necessarie per tutelare l’azienda e i suoi stakeholder.